La
vita
Roberto Aloi nasce a
Palermo il 31 agosto 1897.
Non conduce a termine nessun corso regolare di studi.
Esordisce a Ravenna nel 1918 con la sua prima mostra personale aiutato e spronato
dagli amici Corrado Ricci, Santino Muratori e Diego Valeri.
Nel 1920 si trasferisce definitivamente a Milano e da allora prende parte attiva al
movimento artistico nazionale: dal 1927 fa parte dei "baguttiani", è presente
alle Biennali di Venezia (1936,1938,1940,1950) a varie Quadriennali di Roma e ad
importanti esposizioni estere.
Agli inizi della sua carriera artistica il suo operato lo
si può collocare tra simbolismo e liberty da una parte e un richiamo futurista
dall'altro.
Tra le poche opere scampate alle bombe incendiarie del 14 febbraio 1943, che gli
distruggono praticamente mezza vita d'artista, ci sono alcuni disegni che risentono di
Romolo Romani, così in bilico tra simbolismo e futurismo e dell'amicizia con Dudreville
futurista.
Dal 1958 si dedica anche alla scultura con sbalzi di
rame, argento e oro e le sue opere si trovano in molte chiese ed edifici pubblici.
Ha lavorato per le turbonavi Cristoforo Colombo, Leonardo
da Vinci, Michelangelo e Raffaello con quadri, arazzi e sbalzi.
Dal 1934 si occupa di architettura e arredamento di tutto
il mondo pubblicando una quarantina di volumi presso leditore Ulrico Hoepli di
Milano.
Nellimmediato dopoguerra (1949) crea la serie degli "Esempi". La scelta
del materiale e limpaginazione rispecchiano il gusto estetico del pittore, al di
sopra di ogni tendenza, col solo intento di far conoscere nel mondo larchitettura
contemporanea.
Artista versatile, schivo ha lavorato con costanza fino
allultimo giorno di vita.
Muore improvvisamente il 26 giugno 1981 a Berzo S.Fermo (Bergamo) nel giardino della sua
casa-studio ove trascorreva qualche mese ogni anno ritraendo i paesaggi della valle
presenti in tanti suoi quadri. |
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Pianura lombarda, 1947,olio su tavola
cm 25x40
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